BlogLe mie PubblicazioniMASSAGGIO NEONATALE - HoShiaRei® - Andrea Di Chio

18 Ottobre 2010by Andrea Di Chio0

SEQUENZA MASSAGGIO INFANTILE (l’arte del massaggio per far crescere i bambini felici)

Seduti a terra in una stanza calda (in estate si può praticare anche all’aperto) posizionarsi con la schiena dritta, le spalle rilassate e le gambe distese. Stendere una salvietta o anche un asciugamano sulle proprie gambe ove poi adagiare il bambino. L’abbandono profondo ed il benessere che proverà il bambino, faranno sì che, spesso, vuoti la sua vescica. Meno vestiti avrete, più il vostro corpo sarà libero di muoversi. In tal caso adagiate il bambino a contatto con le vostre gambe.

Dopo aver preventivamente intiepidito l’olio, versarlo in un contenitore, comodo da utilizzare, sistemandolo vicino a sé così da averlo a portata di mano.

Prendere un po’ dell’olio dal contenitore versandolo sul palmo di una mano.

Sfregarsi la mani in modo da cospargerle uniformemente .

 

In India viene utilizzato l’olio di senape in inverno e l’olio di cocco in estate, tuttavia è bene usare un olio naturale (es. olio di mandorle). Si consiglia di non effettuare il massaggio immediatamente dopo l’allattamento. Al massaggio seguirà il bagno il quale completerà l’effetto di rilassamento profondo. È opportuno effettuarlo al mattino ed eventualmente lo si può ripetere alla sera prima del sonno.

 

Vi guarderete l’un l’altro. Il contatto con gli occhi è importante per stabilire una comunicazione con il bimbo, al quale parlerete per tutta la durata del massaggio. È consigliabile anche restare in silenzio poiché aiuta la concentrazione, così facendo imparerete a comunicare in altro modo.

Tuttavia all’inizio potrete aiutarvi dialogando pacatamente in modo da mettere il piccino a suo agio.

Pensate solo a quello che fate; essere presenti fa sì che i vostri occhi e le vostre mani possano comunicare al bimbo l’amore che avete per lui.

1)      Sequenza del petto

Dopo aver inumidito le mani con l’olio tiepido, appoggiarle dolcemente sul petto divaricandolo scendere lungo i fianchi per poi ripartire dal petto e così via. Il movimento viene effettuato, usando una metafora, come per distendere le pagine di un libro aperto. Le mani lavorano insieme seguendo direzioni opposte.

Ora le vostre mani lavorano a turno.

La vostra mano destra viene appoggiata sul suo fianco sinistro (SIAS) e si fa scivolare dolcemente verso la spalla opposta (in questo caso la sua spalla destra). Nello stesso modo la mano sinistra parte dal fianco destro verso la spalla sinistra.

Lasciate che le mani si muovano come onde.

Avete cominciato lentamente, leggermente. Conservando la lentezza senza accelerare, le mani accentuano la pressione. Lasciate che questo avvenga da sé, senza intenzione. Alla fine di questo movimento fate in modo che il bordo esterno della mano, che si prolunga nel mignolo, accarezzi anche il suo collo.

2)      Sequenza delle braccia

Girate il bimbo sul fianco destro. La vostra mano sinistra prende delicatamente la mano del piccolo in modo da distendere il braccio. Con la mano destra tenete la sua spalla. Il pollice e l’indice formeranno un braccialettino che farete risalire lungo il braccio del bambino. Le altre dita seguiranno naturalmente.

Alla fine del tragitto la vostra mano giungerà fino alla mano del bimbo. Dunque sarà questa mano a prendere la piccola mano del bambino, mentre l’altra vostra mano seguirà il medesimo movimento partendo dalla spalla, con pollice ed indice a braccialetto ecc. ecc.

Le mani si alternano risalendo sempre dalla spalla verso l’estremità del piccolo arto.

Ora le vostre mani lavorano insieme seguendo direzioni opposte

Prendete la sua spalla con il pollice e l’indice di entrambe le mani, facendole scivolare verso la sua mano, compiendo un movimento a vite come per strizzare l’arto. È un movimento a vite delle due mani in senso opposto mentre scivolano verso la sua mano.

Giunti al polso si ricomincia seguendo lo stesso movimento.

È importante indugiare insistere all’altezza del polso.

3)      Sequenza della mano

Ora massaggiate la mano; prima con i pollici che massaggiano il piccolo palmo andando dalla base della mano verso le dita; poi prendete le dita e le piegate semplicemente.

Terminata la mano ripercorrete le sequenze indicate nei punti 2 e 3, massaggiando l’altro braccio.

Finito il massaggio ecco il momento migliore per il bagnetto.

Non che occorra lavare il bambino, visto che la pelle ha assorbito tutto. Non è una pulizia. Si tratta soltanto di un ulteriore benessere, rilassamento. L’acqua restituisce la serenità al piccolo. In realtà questo elemento primordiale completa il lavoro già svolto da voi attraverso il massaggio. È come farlo ritornare nel liquido amniotico, dove tutto è morbido, dolce ed ondeggia anche ad ogni lieve movimento della mamma.

Durante questo viaggio vi accorgerete che è l’acqua che lavora per voi, farete semplicemente ciò che vi viene indicato dal cuore.

È meraviglioso “parlare” al corpo e alla pelle di un bambino; loro hanno bisogno di essere cullati, accarezzati, sostenuti, massaggiati, amati, di sentire l’odore, il calore la voce.

È per questa ragione che viene suggerito di effettuare il massaggio dedicandosi completamente a questa pratica dolce, rivolgendo la propria attenzione alle richieste del piccolo.

Sarà il vostro intuito a guidarvi. Inizialmente occorrerà fare pratica affinché si possa agire senza badare alla tecnica, incentrando l’attenzione al “piccolo essere” il quale invierà semplici richieste di amore.

Vi accorgerete che le richieste saranno semplici da comprendere, percepire.

1)      IL VENTRE

Sistemare il bimbo in posizione supina (a pancia in su), le mani si muovono una dopo l’altra. Iniziano a lavorare dalla base del petto, dove si aprono le costole, lasciandole scivolare verso di voi verso il basso ventre del piccolo. Questo movimento viene effettuato con il palmo della mano perpendicolare al corpo del piccolo e, ancora una volta, esse si succedono come onde e sembrano svuotare il suo ventre.

Dopo aver ultimato la sequenza, si afferrano i piedi con una mano, mantenendo le gambe del piccolo allungate in verticale, e con il vostro avambraccio eseguire il medesimo movimento svolto precedentemente dalle mani.

È il vostro avambraccio che, con un movimento di va-e-vieni sempre dall’alto al basso, continua a massaggiare il ventre del bimbo.

P.S. Capita di sovente che i bambini soffrono di stitichezza o di dissenteria.

Nel caso in cui il bimbo abbia uno stato di stitichezza, si può tranquillamente effettuare un massaggio seguendo una direzione oraria. Si parte dalla ‘sua’ Spina Iliaca Antero Superiore (S.I.A.S.) dx si sale verso l’alto fino all’arcata sotto-costale seguendo la linea orizzontale fino all’arcata sx e scendere verso la S.I.A.S. sx. In questo modo si segue il percorso del Grosso intestino, il quale è incaricato dell’espulsione delle feci, agevolandolo con il massaggio orario effettuando così una leggera spinta.

Nel caso di dissenteria, ovviamente, si seguirà il percorso contrario ossia antiorario.

2)      LE GAMBE

Eseguite il massaggio sulle gambe seguendo la stessa procedura che è stata utilizzata per le braccia con una mano che sostiene il piccolo arto dal piede e l’altra, ad anello, che dalla base della coscia sale verso il piede ecc. ecc..

Poi le mani lavorano entrambe (come con le braccia) operando in senso inverso compiendo un movimento a vite come per asciugarlo, risalendo verso il piede.

Ricordarsi di indugiare quando si giunge all’altezza della caviglia; il tallone, peraltro, è una zona essenziale.

Infine si massaggia la pianta del piede dapprima coi pollici poi con il palmo della mano.

Successivamente si esegue il massaggio sull’altra gamba.

IL DORSO

È questo “il” momento fondamentale. Dopo aver svolto con cura il massaggio del lato anteriore del piccolo, prendete il bimbo e lo sistemate in posizione prona (a pancia in giù); questa volta lo ponete in posizione perpendicolare a voi, cioè di traverso con la sua testa alla vostra sinistra.

Questo massaggio si svolge in tre fasi.

  1. IL DORSO DI TRAVERSO

Appoggiando le vostre mani sulle spalle del piccino, fate in modo che queste seguano un movimento da sx verso dx, o meglio dalle spalle fino alle natiche, effettuando una pressione decisa. Inizialmente sarete leggeri e, progressivamente, darete il giusto peso. Non abbiate timore. Il dorso del bimbo saprà indicarvi la giusta pressione.

Non dimenticate di rivolgere tutta la vostra attenzione a ciò che state mettendo in pratica. È importante ricordarsi di conservare uno stato di “profonda meditazione”. Sarete tutt’uno con il bimbo. Continuate il dialogo come è già stato consigliato all’inizio della sequenza.

Eseguite un movimento paragonabile al movimento ondoso del mare, in modo dolce. È come una marea che sale e che scende!

  1. LUNGO IL DORSO

Fino ad ora le mani hanno lavorato insieme. Da qui lavorerà solo la mano sx mentre l’altra mano la appoggiate sulle cosce in modo da rassicurare il bimbo, con il quale si manterrà sempre il contatto.

Come vi dicevo la mano sx lavorerà seguendo un movimento discendente dalla nuca alle natiche attribuendo il giusto peso in maniera da far scivolare in modo morbido la mano.

È opportuno far rilevare che non si tratta di una semplice carezza, bensì di una pressione decisa ed allo stesso tempo morbida “carezzevole”.

Una volta arrivati alle natiche la mano che ha seguito il “sentiero” si stacca e riprende dalla nuca fino alle natiche e così via.

È bene rammentare che ogni sequenza può essere eseguita più volte “ascoltando” con attenzione ciò che arriva dalla comunicazione con il “piccolo essere”.

Tuttavia è consigliabile mantenere costanza e lentezza nei movimenti, per far sì che il bambino si rilassi e “ritorni” ad assaporare le coccole materne.

Per semplice desiderio di chiarezza, ritengo conveniente aprire una piccola parentesi relativa all’ultima affermazione.

Quando si parla di materno è bene ricordare l’importanza della mamma nella storia di ognuno di noi, senza peraltro togliere, ovvero accantonare, la figura paterna che, tuttavia, ha insita anche il lato femminile, così come la figura femminile ha insita anche il lato maschile, per far sì che l’essere contempli il tutto!

Dopo questa breve parentesi riprendiamo con:

  1. LUNGO IL DORSO FINO AI PIEDI

Questa fase molto simile alla precedente, la mano sx segue il movimento fino ai piedi i quali vengono sostenuti all’altezza della caviglia dalla mano dx.

Quindi giunti alle natiche si lascia scendere la propria mano seguendo dapprima sulle cosce poi le gambe fino ad arrivare ai talloni.

Da lì torna su e ridiscende.

La fase del dorso è terminata!

A questo punto mettete il bimbo nuovamente in posizione supina (a faccia in su) per seguire con il massaggio sul viso.

IL VISO

Iniziate a massaggiare la fronte e con la punta delle dita spostatevi verso le tempie come ad aprire un libro.

In questa fase è consigliabile conferire il giusto peso senza comprimere il viso.

Ritengo che se si mantiene lo stato di meditazione accennato all’inizio della sequenza, si potranno percepire le differenze di pressione consigliate per ogni zona del corpo.

Dalla fronte si esegue un leggero massaggio intorno agli occhi arrivando fino alle guance.

Poi con i polpastrelli dei pollici risalite delicatamente dalla radice del naso sino ai zigomi seguendo le ali dalle due parti. Ridiscendete e con un movimento alternato risalite e ridiscendete.

Tenete presente che il momento attivo è proprio quando i pollici si dirigono verso la fronte.

Da qui appoggiate i pollici sugli occhi chiusi del “piccolo essere”. Se necessario potete accingervi voi a chiuderli con un movimento leggerissimo: Va da sé che la pressione sugli occhi, è ‘leggerissima’ ed amorevole!

Ora i pollici scendono seguendo i bordi del naso, della bocca fermandosi in fondo alle guance.

Per concludere uniamo tra di loro pollice ed indice di entrambe le mani appoggiando dolcemente l’incavo, creato dall’unione delle due dita, sul bordo della mandibola partendo dal centro del mento facendole scivolare dolcemente su tutto il percorso mandibolare.

Andrea Di Chio

Andrea Di Chio è il massimo esperto italiano in medicina naturale e benessere olistico. E' esperto di Reiki, coaching, pnl ed ha brevettato il sistema di coaching innovativo chiamato SYMBOL COACHING® per aiutare le persone a capire l'origine del proprio malessere e programmare la propria mente.

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